Agenda: L’ultima situazione sul campo in Siria

Vi presentiamo le valutazioni sulla questione del ricercatore delle politiche esterne presso SETA, Can Acun…

1751926
Agenda: L’ultima situazione sul campo in Siria

Nell’ambito del processo di Astana dopo una lunga pausa si è svolto il 17esimo incontro con la partecipazione della Turchia, la Russia e l’Iran. Alla riunione ad alto livello sulla Siria del 21-22 dicembre 2021 a Nur-Sultan sono state discusse la situazione generale in Siria, la lotta al terrorismo ed al separatismo ed il ritorno dei rifugiati.

Vi presentiamo le valutazioni sulla questione del ricercatore delle politiche esterne presso SETA, Can Acun…

Anche se da un po' di tempo non c'è stata alcuna azione militare seria nel campo in Siria, c'è stato un blocco nel processo di soluzione politica. In una tale congiuntura, dopo molto tempo, le delegazioni turche, russe e iraniane si sono riunite a Nur-Sultan per i colloqui del 17esimo round. Mentre si discute dell'attuale situazione in Siria, si vede che non c'è ancora alcun cambiamento nelle posizioni delle parti. Nella dichiarazione resa dopo la riunione mentre si legge che sono stati discussi gli ultimi sviluppi nel processo di soluzione politica, la situazione a Idlib, gli aiuti umanitari e la lotta al terrorismo, in particolare, nella dichiarazione resa dal Ministero degli Esteri turco si afferma che le parti hanno sottolineato che sono inaccettabili i tentativi illegittimi di autogoverno, che si tentano di attuare con il pretesto della lotta al terrorismo. È stata espressa la profonda preoccupazione per i crescenti attacchi e pressioni sui civili da parte di strutture separatiste ad est dell’Eufrate. In questo contesto, abbiamo sottolineato la nostra determinazione nella lotta contro l'organizzazione terroristica PKK/YPG. Quest’ultime dichiarazioni sono particolarmente importanti.

La Turchia continua ad essere seriamente turbata dalla politica ambivalente della Russia e dell’Iran nei confronti dell'organizzazione terroristica PKK/YPG. I negoziati della Russia con il regime siriano e PKK/YPG, lo sforzo di opporsi alle possibili operazioni militari della Turchia, sollevano i sospetti della Turchia in questo contesto.

L'organizzazione terroristica PKK/YPG controlla ancora un'area di circa 45-50 mila chilometri quadrati a est dell'Eufrate, e le forze russe e del regime continuano ad allinearsi con gli elementi terroristici di PKK/YPG in queste regioni, specialmente sulle linee di confine con la Turchia. Mentre più a sud si trovano le truppe statunitensi. Anche a Tel Rifat e Manbij, ad ovest dell’Eufrate c'è una scena simile. Gli elementi di PKK/YPG utilizzano queste regioni per attività terroristiche contro le aree controllate dalla Turchia e di tanto in tanto effettuano attacchi terroristici direttamente contro i soldati turchi. In nessun modo non è possibile l'accettazione della situazione attuale da parte della Turchia.

La Russia deve adottare una linea d'azione con la consapevolezza della sensibilità della Turchia e delle minacce alla sua sicurezza nazionale riguardo all'organizzazione terroristica PKK/YPG, altrimenti non è possibile trovare una soluzione in Siria e uscire dalla spirale di perdite


etichetta: #Can Acun

NOTIZIE CORRELATE