Agenda: “La visita critica del presidente Erdogan in Iraq”

Vi presentiamo la valutazione del ricercatore di politica estera presso SETA, Can ACUN…

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Agenda: “La visita critica del presidente Erdogan in Iraq”

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha effettuato un'importante visita in Iraq proprio in un momento critico. Durante la visita del 22 aprile, Erdogan ha tenuto incontri molto importanti con i suoi interlocutori sia a Baghdad che a Erbil, in cui sono stati raggiunti importanti accordi su molti temi, dal progetto della “Via di Sviluppo” alla lotta al terrorismo. A questo punto è stata superata un'importante soglia per concretizzare il partenariato strategico tra Turkiye e Iraq.

Se guardiamo al corso delle relazioni tra Turkiye e Iraq, notiamo che si è trattato di un processo relativamente instabile. In questo contesto sono stati decisivi soprattutto l'occupazione, i conflitti e le lotte di potere all'interno dell'Iraq. Tuttavia, negli ultimi mesi è emersa una nuova volontà di stabilire una relazione strategica tra i due Paesi e di mettere in comune i loro interessi. In questo nuovo processo, di cui il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha delineato la tabella di marcia, le parti si sono incontrate più volte a livello di ministri e delegazioni tecniche e hanno maturato la nuova natura delle relazioni prima della visita critica di Erdogan in Iraq, del 22 aprile. Le dichiarazioni rilasciate dalle parti prima della visita hanno aumentato le aspettative per la visita di Erdogan. In effetti, la visita si è svolta come previsto.

Il presidente Erdogan, ospitato con grande attenzione dall'Iraq, ha avuto un importante incontro con il suo omologo iracheno Abdul Latif Rashid e il primo ministro Mohammed Shia al-Sudani. In seguito agli incontri diretti, si sono tenute riunioni tra le delegazioni presso il palazzo del Governo a Baghdad.

In seguito agli incontri sono stati firmati 26 diversi accordi di cooperazione. Mentre, alla fine della cerimonia di firma, il presidente Erdogan e il primo ministro al-Sudani hanno rilasciato una dichiarazione stampa congiunta. Entrambe le parti hanno dichiarato che i colloqui si sono svolti su un'ottima base in modo da concretizzare il partenariato strategico. In questo contesto, è stata particolarmente importante la firma dell'accordo quadro strategico per la cooperazione congiunta. Se analizziamo le sotto-componenti di questo accordo, notiamo che esso copre aree come la sicurezza, l'antiterrorismo, il commercio, l'economia, le acque transfrontaliere e l'istruzione. Inoltre, è stato dichiarato che saranno istituiti comitati permanenti congiunti per continuare i negoziati tecnici su tutti questi temi correlati. Nel suo discorso, il primo ministro al-Sudani ha dichiarato: “Non possiamo permettere un attacco ad un altro Paese dal territorio iracheno. La sicurezza dell'Iraq e della Turkiye è un insieme indivisibile”. Al-Sudani ha anche affermato che hanno concordato una cooperazione in materia di sicurezza che garantirà la stabilità della Turkiye e dell'Iraq. Si prevede un'importante accelerazione nel contesto della lotta al terrorismo di PKK, che la Turkiye esige dall'Iraq. Attualmente, le visite del ministro degli Esteri Fidan, del ministro della Difesa nazionale Yasar Guler e del capo dell'Organizzazione Nazionale di Intelligence (MIT) Ibrahim Kalin, nonché i successivi “colloqui sul Meccanismo di Sicurezza” hanno fatto maturare il processo e PKK ha ottenuto dall'Iraq lo status di organizzazione bandita. Anche in questo caso, è stato costruito un meccanismo di sicurezza permanente tra le parti. Si ritiene che questo processo maturerà ulteriormente con la visita di Erdogan e le relative dichiarazioni di al-Sudani.

Oltre alla lotta al terrorismo, anche la firma di un memorandum d'intesa per concretizzare il progetto della “Via di Sviluppo”, a cui entrambi i Paesi attribuiscono grande importanza strategica, ha rappresentato uno sviluppo molto importante. Questo progetto, frutto di un approccio che mette in comune gli interessi, riguarderà la rete stradale e ferroviaria che dal Golfo Persico arriverà fino alla Turkiye. Il progetto della “Via di Sviluppo” fornirà un'importante alternativa in termini di catena di approvvigionamento e trasporto regionale e aumenterà il valore strategico dei due Paesi.

Importante è stata anche la dichiarazione del presidente Erdogan, che ha affermato che la Turkiye è a pari distanza da tutte le strutture etniche e settarie dell'Iraq e le considera tutte come fratelli e sorelle. La Turkiye ha dimostrato ancora una volta di essere alla ricerca di un Iraq stabile in cui gli equilibri etnici e settari saranno preservati. Inoltre, il presidente Erdogan ha reso noto che per la stabilità dell'Iraq è importante che le relazioni tra Baghdad e il Governo regionale curdo iracheno (GRCI) si rimettano in carreggiata e che i turkmeni raggiungano la posizione che meritano.

La seconda tappa del presidente Erdogan è stata Erbil.  Il leader turco è stato accolto all'aeroporto da Nechirvan Barzani e Masrour Barzani. Durante la sua visita a Erbil, Erdoğan ha incontrato Nechirvan Barzani e Masrour Barzani e il presidente del Partito Democratico del Kurdistan (KDP) Massoud Barzani. Le parti si sono incontrate per la prima volta dal 2016. La visita è stata particolarmente importante per dimostrare il sostegno della Turkiye a KDP in un momento in cui quest'ultimo è sotto pressione da parte dell'Unione Patriottica del Kurdistan (UPK), dell'organizzazione terroristica PKK e di alcune posizioni di Baghdad. Mentre la Turkiye si prepara a una grande operazione terrestre contro l'organizzazione terroristica PKK, si aspetta che KDP aumenti ulteriormente il suo sostegno. Le relazioni UPK-PKK sono state discusse anche durante la visita di Erdogan. La Turkiye ha messo sul tavolo opzioni militari contro UPK se il suo impegno con l'organizzazione terroristica PKK dovesse continuare.

Di conseguenza, la visita del presidente Erdogan in Iraq, avvenuta in un periodo molto critico, segna un nuovo punto di svolta per i due Paesi. Mentre le letture mediane regionali e gli interessi comuni manifestati sono i principali fattori che incoraggiano i due Paesi ad agire insieme, ci saranno importanti sviluppi su temi principali come la lotta al terrorismo, il progetto della “Via di Sviluppo”, l'aumento del volume degli scambi e la questione dell'acqua.



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