Turchia chiama Italia

Benvenuti nel Salotto Turco di Ümreyhan Azman

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Turchia chiama Italia

Ci sono persone che, piu’ di altre, racchiudono in se’ diversi mondi.  Sono quelle che guardano alle cose con occhi diversi, andando nella profondita’ del vissuto e dell’esperienza, e facendosi avvolgere dalla leggerezza delle vibrazione e delle energie  per raccontare il bello e costruire ponti. Il mondo di Ümeyhan Azman racchiude un po’ tutto questo e per coglierne l’essenza e’ opportuno riprecorrere le tappe fondamentali del suo viaggio tra Turchia, Francia e Italia. ‘Dovrei iniziare parlando della città in cui sono nata, Le Havre, in Normandia, ma preferisco partire da Erzincan, paesino di origine di tutta la mia famiglia’, esordisce Ümeyhan che racconta come i suo genitori, entrambi originari dell’Anatolia, inseguendo il sogno di una vita migliore, appena sposati, lasciarono la Turchia per la Francia. ‘Dopo molti anni a Le Havre io e la mia famiglia ci trasferimmo a Rouen, dove arrivai dopo il diploma per proseguire i miei studi in scienze turistiche; la mia famiglia con varie scuse mi seguì- una figlia che studia è un orgoglio ma sola in un’altra città meglio di no’, racconta ricordando che proprio in quegli anni ebbe l’opportunità di recarsi in Sicilia per studio. ‘Me ne innamorai, allora non sapevo si trattasse di un presagio’, afferma. In fondo, grazie alla permanenza in Normandia la giovane Ümeyhan ha coltivato la passione per la storia, vero motore della curiosita’ che l'ha spinta a guardare sempre più a sud. La sua sete di conoscenza la condusse in un primo momento a Parigi, permettendole di specializzarsi nel settore del turismo e nei mercati italiani. Essi’ perché’ un animo vivace come quello della signorina Azman non poteva non avere una propensione particolare per le lingue: alla conoscenza del turco e del francese si aggiunse ben presto la padronanza dell’italiano, facilitata anche dall’incontro con colui che sarebbe diventato suo marito e padre di tre splendide figlie. ‘Quando volle rientrare nel 2005 nella sua amata isola, la Sicilia, non ci pensai a lungo e decisi di seguirlo’, spiega Ümeyhan specificando che a Palermo, citta’ dove vive, ha trovato grande calore e affetto. ‘Una città dai forti contrasti, che dimostra da sempre un grande spirito di accoglienza e integrazione’.  Ed e’ proprio qua che nasce il ‘Salotto Turco’, il blog che mira a creare un ponte virtuale tra Oriente ed Occidente, raccontando la Turchia in modo semplice, abbattendo ogni tipo di cliché e stereotipo. ‘Mia madre mi ripeteva sempre che è facile rispettare ciò che ti somiglia, la vera sfida è rispettare ciò che è diverso da te. Come si può rispettare quello che non si conosce?’,si chiede l’autrice che nel suo spazio virtuale diffonde conoscenza oggettiva, sfidando la persistente ignoranza a colpi di cultura, senza pregiudizi. I suoi articoli sono letti con interesse da migliaia di persone desiderose di conoscere varie tradizioni; alcuni articoli come “Il matrimonio turco e la notte magica dell’hennè” ( https://www.ilsalottoturco.com/il-matrimonio-turco-e-la-notte-magica-dellhenne/ ), hanno raggiunto sui social più di 100.000 impressions.  ‘Sapere che tantissime persone in Italia conoscono alcune tradizioni turche grazie anche ai miei articoli e’ per me motivo di grande orgoglio.  Nel mio Blog racconto in maniera semplice la Turchia e le sue tradizioni, la sua cultura e la sua cucina, attraverso esperienze personali e aneddoti. Forse proprio questa semplicità fa sì che molti articoli o racconti diventino virali’, confida con una certa emozione Ümeyhan Azman. ‘Essendo un mix di culture mi ritrovavo spesso a raccontare ad amici francesi ed italiani delle particolarità sui turchi e sulla Turchia. La mia passione per la scrittura ha fatto il resto’, specifica. ‘Mi sono detta perché non scrivere e nel mio piccolo cercare di provare ad avvicinare questi due mondi all’apparenza così diversi? Chi ha un bagaglio culturale ricco ha un dovere nei confronti della società, quello di condividere le proprie conoscenze, diventando un esempio di integrazione positiva’. In effetti, malgrado la vicinanza geografica, la Turchia si conosce poco. E in Italia la blogger si dice sorpresa delle infatuazioni verso le celebri serie turche che, considerate dal vasto pubblico come la porta di accesso alla Turchia, hanno destato curiosità verso il Paese. Tuttavia, il legame tra Italia e Turchia e’ molto profondo, sebbene permangano dei vecchi modi di dire come “mamma li turchi” o “fumare come un turco” ormai cristallizzati nel tempo. Fino all’avvento delle serie, ‘per la gente comune la Turchia era solo un paese musulmano come tanti altri alle porte dell’Europa, dove si parla una lingua ignota, il turco, paragonato a “una specie di arabo”’, riscontra Ümeyhan che con una sagace ironia enfatizza ‘ Che sorpresa quando si scopre che il turco si scrive con alfabeto latino, che molte parole sono anche di origine europea e che i turchi sono molto simili ai popoli del sud Europa ma con un tocco orientale. L’Italia, molto più velocemente di altri paesi europei (che hanno conosciuto i turchi attraverso le varie ondate di immigrazione), sta scoprendo con piacere la Turchia.  E’ il suo senso di appartenenza culturale a diversi Paesi a contribuire alla visione multidimensionale del mondo e a una prospettiva completa della realta’ di cui l’autrice è promotrice’. ‘Italia e Turchia sono molto più simili di quanto lo possano essere Francia e Turchia per esempio. Ma anche qui devo distinguere Nord Italia e Sud Italia. Il sud ha quest’aria di oriente e di mediterraneo che lo fa somigliare molto alla Turchia. Usanze, tradizioni e espressioni siciliane mi ricordano molto la Turchia. In alcuni paesini siciliani per esempio vi è ancora l’usanza di esporre ad amici, parenti e vicini, la dote della futura sposa…come anche in Turchia!’. Ma non solo, ‘L’attaccamento alla famiglia è molto forte in entrambi i paesi, come magari non lo è nel nord Europa. Ero convinta poi che la passione per la frutta secca fosse una prerogativa turca! Ebbene no. Quanto rimasi sorpresa nel vedere anziani e bambini seduti, come noi, fuori dalla porta a mangiare “simenza” cioè semi di zucca! Mi sentii catapultata in Turchia e mi rividi mangiare “çekirdek” sotto casa con zie e cugine’, chiosa sorridendo. E a proposito di sgranocchiare,  molto presto  verrà pubblicato da Edizioni La Zisa il  primo libro/ricettario sulla Cucina Turca, di Ümeyhan che verra’ presentato in anteprima a Palermo. Si tratta di un vero e proprio e vero viaggio alla scoperta dei veri piatti che le famiglie turche servono ogni giorno nelle loro case e, associati alle ricette, la scrittrice accosta aneddoti della propria infanzia che legano indissolubilmente il piatto al suo significato simbolico. Insomma, nelle sue pagine il lettore si entrera’ appieno nell’atmosfera di una vera e propria casa turca. E allora, che aspettate? Accorrete a prenotarne un copia e poi mettetevi comodi nel salotto turco.. Ümeyhan vi aspetta ma…ricordatevi di togliervi le scarpe :)

Per seguire il Salotto Turco ( https://www.ilsalottoturco.com/ ) https://www.instagram.com/ilsalottoturco

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İyi eğlenceler!

A cura di Valeria Giannotta



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