Turchia chiama Italia

La Bandiera di Italia e di Turchia

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Turchia chiama Italia

Il 7 Gennaio si e’ celebrata la giornata nazionale della Bandiera Italiana, nota ai piu’ come Tricolore. Secondo l’articolo 12 della Costituzione, la sua foggia e’ definita da ‘verde, bianco e rosso, a tre bande verticali e di eguali dimensioni’. Tale stendardo venne istituito come simbolo universale nel 1797 a Reggio Emilia, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana decreto’: ‘questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti’. La storiografia testimonia che qualche anno prima due sudenti dell’Univerista’ di Bologna, Luigi Zamboni e Battista de Rolandis, accostarono questi colori in una coccarda, modificando quella francese. Attorno al loro significato cromatico ci sono diverse interpretazioni, alcune a tratti originali, come quella di cui si sente parlare all’estero e che richiamerebbe gli ingredienti tipici della dieta italiana: basilico, pomodorro e mozzarella. Note di colore a parte, il verde rappresenterebbe la speranza mentre il bianco e il rosso richiamerebbero le citta’ di provenienza dei due giovani studenti, Bologna e Asti. Da quel momento in poi, la bandiera e’ sopravvissuta ai momenti piu’ drammatici della storia come emblema di liberta’ fino alla nascita della Repubblica. Nel giorno del duecentoventiquattresimo anniversario, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, richiamando i valori di unità, libertà, democrazia e solidarietà propri dell’Italia, ha dichiarato: ‘Il Tricolore, come forse mai accaduto di recente in maniera così intensa, ha saputo rappresentare la nostra identità, il sentimento di coesione di un popolo che vuole guardare avanti, senza dimenticare le sofferenze provocate dalla pandemia, ma con la volontà di ripartire’’. Chiaro è il riferimento all’emergenza che l’Italia, uno dei primi Paesi colpiti dalla pandemia, ha dovuto affrontare, battendosi strenuamente contro il coronavirus. Le immagini delle migliaia di tricolori sventolanti dai tetti delle case, uniti ai numerosi slogan ‘andrà tutto bene’, sono e resteranno a lungo impresse nella memoria nazionale, testimoniando lo spirito di coesione degli italiani. In Italia, tuttavia, il concetto di nazionalismo e patriottismo non è così visceralmente sentito come in Turchia, dove si erge a vero e proprio collante sociale.La bandiera turca, composta da una grande stella e mezzaluna bianca,collocate in posizione centrale sullo sfondo rosso, è il simbolo nazionale per eccellenza e sulla sua origine vi sono diverse teorie. Quella più accreditata risale all’epoca ottomana, sebbene nel corso dei secoli diverse bandiere con la luna e la stella, prevalentemente di colore rosso e verde, hanno simboleggiato la grandezza dell’Impero. L’attuale disegno della bandiera è stato confermato il 5 giugno 1936, a seguito della fondazione delle Repubblica da parte di Mustafa Kemal Atatürk (1923).Riguardo al significato dei suoi simboli, una leggenda narra che durante la battaglia del Kosovo nel 1448, quando gli ottomani sconfissero le forze cristiane, un riflesso della luna e della stella apparve nelle pozze di sangue dei soldati uccisi. La versione più diffusa vorrebbe che il sultano ottomano, Osman I, volendo sposare la figlia del giudice della Sharia, una notte sognò che la luna e la stella schizzarono fuori dal petto del giudice per poggiarsi sul suo, dove prese vita un enorme albero con lunghi rami. Tale presagio venne in seguito associato alla nascita della dinastia di Costantinopoli: quando nel 1453 venne conquistata la città, l’impero decise di utilizzare i simboli del sogno in segno di buono auspicio. Tuttavia, tale iconografia sembra avere radici più profonde, risalendo a molto prima della conquista dei turchi. Un filone interpretativo riporta alla dea Diana,venerata in epoca romana come divinità della caccia, degli animali e della fertilità e considerata la fondatrice di quella che è l’odierna Istanbul. Il riferimento alla stella e alla mezzaluna, comunque,si riconduce al periodo ellenistico, tra il IV e il I secolo a.C., nei regni di Pontus e Bosporan. Numerosi reperti confermano un loro utilizzo anche nel Vicino Oriente per rappresentare la luna e la stella del mattino. Nel corso del tempo questo simbolismo è stato, inoltre, associato all’Islam. In ogni caso, la Turchia non è l’unico paese che utilizza questo accostamento sulla propria bandiera, basti pensare ad Algeria, Tunisia e Azerbaigian, anche loro stati successori dell’Impero Ottomano. Certamente, però, ciò che marca la differenza è il grande sentimento di orgoglio nutrito dai turchi. Chiunque si sia recato in Turchia non avrà fatto a meno di osservare stendardi di ogni dimensioni nel corredo urbano del Paese. I fondamenti della bandiera turca sono stabiliti dalla legge e richiedono che su ogni edificio istituzionale, scuola e luoghi pubblici ne sia issata almeno una e che il lunedì mattina all’ingresso a scuola gli studenti le rendano onore, salutandola a intonando l’inno nazionale. Pochi esempi, ma che rendono l’idea. Insomma, è proprio vero quel che si dice da queste parti: Bayrak bir milletin onurdur/ La bandiera è l’orgoglio di una Nazione!

 

A cura di Valeria Giannotta

 



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