Direzione Türkiye

La festa della Türkiye con gli amici italiani

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Ottobre é un mese importante in un anno ancora più significativo per la Türkiye. Mancano pochi giorni al 29, data che segnerá i 100 anni della Repubblica di Türkiye e tante sono le iniziative volte a celebrare un compleanno cosí cruciale. Giá a inizio ottobre gli animi sono stati scaldati dalla piacevole atmosfera del concerto organizzato dall’Ambasciata di Türkiye in Italia. A Roma, nella bella cornice dell’Auditorium Parco della Musica e della sua Sala Giuseppe Sinopoli, il tenore turco Murat Karahan e la soprano Maria Tomassi, accompagnati dall’Orchestra Roma Sinfonetta diretta da Tolga Atalay Ün, hanno regalato agli amici della Türkiye uno spettacolo indimenticabile. L’originale commistione di pezzi italiani e turchi,infatti, non solo ha sottolineato il grande spirito di amicizia che intercorre tra i due Paesi, ma ha elevato il momento a un’occasione di festa dall’alto calibro storico e simbolico. Il programma  ha portato sul palco i due artisti di fama internazionale, che hanno dimostrato un grande affiatamento, facendo risuonare le corde emotive di ogni spettatore. Sulle note di ‘E lucevano le stelle’e ‘Vissi d’arte’ tratte dalla «Tosca» di Giacomo Puccini; ‘Casta Diva’ dalla «Norma» di Vincenzo Bellini; ‘Vesti la Giubba’ da «Pagliacci» di Ruggero Leoncavallo; ‘E’ la Solita Storia del Pastore’ dall’«Arlesiana» di Francesco Cilea; ‘Cavalleria Rusticana’ di Pietro Mascagni e di tante altre arie di Puccini quali ‘Un Bel di vedremo’ ( Madame Butterfly); ‘Nessun Dorma’ (Turandot); ‘Manon Lescaut’ e la ‘Boheme’, la musica italiana é stata la protagonista della prima parte della kermesse, lasciando poi il posto all’esclusiva esibizione di Murat Karahan su ritornelli propri del repertorio turco. Riproponendo autori come Zeki Müren con ‘Gözlerininin Içine’; Aşik Veysel con ‘Uzun Ince Bir Yoldayim’; Santuri Ethem Efendi con ‘Şehnaz Longa’; Münir Nurettin Selçuk con ‘Dönülmez Akşamın Ufkundayız’; Kemani Kevser Hanım con ‘Nihavend Longa’ e  Resid Behbudov con ‘Yalgızam’, il concerto ha estasiato il suo audience romano che, vedendo la partecipazione anche di esponenti istituzionali internazionali, si é fatto allietare volentieri dai vari ritmi della serata a marchio Türkiye. L’entusiasmo e il genuino affetto verso un Paese amico, tuttavia, sembre essere una costante dei rapporti tra Roma e Ankara. Da ultimo, pochi giorni fa é stata finalmente resa ufficiale l’assegnazione del Campionato Europeo 2032 a Italia e Türkiye che per la prima volta nella storia hanno presentato la candidatura congiunta. L’idea ha convinto le istituzioni che il 10 ottobre a Nyon hanno pubblicamente annunciato la decisione. Certamente, si tratta di un nuovo e importante tassello nella giá consolidata amicizia e, se per l’Italia questo segna una terza volta come Paese ospitante l’Europeo, dopo quelli del 1968 e del 1980, per la Türkiye é una prima assoluta. Giá da ora vi é grande fermento da ambo le parti; le federazioni avranno tempo fino al 2026 per individuare quali e quanti stadi impiegare nel campionato. Il video che celebra la sinergia tra Italia e Türkiye sotto lo slogan ‘We play as one’ ( Giochiamo come se fossimo uno) é diventato virale in brevissimo tempo cosí come i social in pochi attimi sono stati occupati da post di  soddisfazione di tanti utenti che descrivono Euro 2032 come ‘il più meraviglioso di sempre’. La gioia e la soddisfazione é stata evidente anche nelle parole del neo CT della Nazionale di Calcio Turca, Vincenzo Montella, che in una intervista a caldo ha affermato : ‘Euro 2032 di Italia e Turkiye sarà un Europeo organizzato da due nazioni di grande talento, due paesi con una storia millenaria. Mi piacerebbe essere commissario tecnico della Türkiye tra nove anni’. Parole significative, dettate dal cuore. Monella, come sappiamo, è legato alla Türkiye non solo da un importante contratto, ma soprattutto da un’istintiva simpatia verso il Paese e la sua gente. Anche il suo esordio sulla panchina della Milli Takım è stato di grande auspicio, segnando una vittoria importante in casa della Croazia, fino ad allora imbattuta sul proprio campo, e dando una spinta motivazionale non indifferente verso la qualificazione di Euro2024. Il trionfo a Konya sulla Lituania ha inoltre confermato ciò che sembrava già evidente: il grande feeling tra l’allenatore italiano e la sua squadra, che contribuisce ad inorgoglire sia lo spirito nazionale che il legame tra i due Paese.

Insomma, alla luce di un Centenario che rimarrà negli annali, in Türkiye si respira un clima di festa. Dopo tutto, sono i migliori amici a rendere le ricorrenze indimenticabili, magari con pochi gesti, ma senza dubbio significativi e destinati a durare nel tempo.

Iyi doğum günün, Türkiye!

Buon compleanno, Turkiye!

A cura di Valeria Giannottta



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