Direzione Türkiye

In Calabria ‘Roccella Jazz’ sigilla l’amicizia tra Italia e Türkiye

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Il mese di agosto si conclude con l’importante sigillo di amicizia tra Türkiye e Italia, celebrato in Calabria. Il festival ‘Roccella Jazz’ quest’anno ha  pensato la sessione speciale ‘Martone e Roccella for Turkey’ per onorare i legami e, perché no, anche le sfide e le opportunità condivise con il Paese anatolico. Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, è un bellissimo borgo eletto a punto di incontro di persone e culture che fanno del mare il proprio comune denominatore. E quello stesso mare, che divide e allo stesso tempo unisce, è stato la cornice alla 43ma edizione del Festival ‘Rumori Mediterranei’ nato con l’intento di rafforzare i ponti tra le due sponde del Mare Nostrum e di accordare vicinanza alla popolazione turca,   impegnata nella ricostruzione delle città distrutte dai terremoti gemelli dello scorso 6 Febbraio.  L’iniziativa è stata supportata sin da subito da Giorgio Marrapodi, Ambasciatore d’Italia in Turchia, che il 29 agosto a Martone è stato ospite del panel “Rumori Mediterranei, Futuri Mediterranei – Prospettive di dialogo culturale tra oriente ed occidente“, assieme al Senatore Marco Lombardo, Segretario della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato e al Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Massimo Mariani. Proprio in questa occasione l’Ambasciatore Marrapodi è stato insignito della cittadinanza onoraria di Martone, suo luogo natio. ‘Una cosa che dico spesso in Italia è che credo ci sia una scarsa conoscenza della Türkiye nel nostro Paese’, con queste parole Marrapodi ha salutato il pubblico calabrese ribadendo che In Calabria c’è invece una conoscenza approfondita che fa molto piacere’. Il merito andrebbe al Sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito per l’intuizione di organizzare un evento di solidarietà che permettesse di parlare accuratamente di Türkiye. Senza dubbio, il festival Jazz di Roccella è un fiore all’occhiello dell’offerta musicale italiana, noto non solo in Türkiye ma anche in tutta Europa. Certamente, le complementarietà tra Calabria e Türkiye sono numerose e profonde; in queste colonne sono spesso stati trattati i punti comuni e le grandi convergenze, di cui la più grande è il forte senso di ospitalità e accoglienza. Inserite nello stesso bacino Mediterraneo, Italia e Türkiye sono dei buoni vicini di casa che spesso si trovano ad affrontare le stesse questioni ed emergenze. Con estrema genuinità Marrapodi ha parlato di Türkiye  come ‘Uno dei Paesi più caldi della regione, anche in riferimento al cambiamento climatico che provoca fenomeni migratori e politici importanti’, specificando inoltre che  ‘Il Mediterraneo è l’orlo delle civiltà più importanti, da cui l’importanza della conoscenza reciproca che si consolida attraverso il dialogo’. In tale spirito, Martone e Roccella Jonica si sono erette a luogo di incontro culturale ospitando dapprima il concerto del trio turco di Hasan Bakar, stella nascente del del jazz mediterraneo che è stato accompagnato dal contrabbassista italiano Michelangelo Scandroglio e dal batterista olandese Yoran Vroom.  A Martone l’intrattenimento è poi continuato grazie al quartetto di Cansu Tanrıkulu,  vocalist, polistrumentista, compositrice, produttrice e improvvisatrice di fama internazionale, di origine turca che vive a Berlino, che ha presentato per la prima volta il suo progetto “PILED UP” affiancata da Lukas König alla batteria, Arne Braun alla chitarra e Nick Dunston al contrabbasso. Il 30 Agosto l’incontro culturale con la Türkiye è proseguito al Teatro al Castello di Roccella, dove la serata è stata aperta dal quartetto Ipek Yolu guidato da Orhan Özgür Turan, suonatore di saz, nota ai più come  chitarra turca o saracena, e composto da Olaf Brinch al basso, Malthe Jepsen alle tastiere e Frederik Bülow alla batteria. Non c’è che dire, in Calabria, storicamente crocevia di popoli e culture, Italia e Türkiye  sono state le indiscusse protagoniste di due significative serate estive, che hanno trasceso ogni confine all’insegna della reciproca amicizia.  

 

A cura di Valeria Giannotta



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