Direzione Türkiye

2023: il centenario della Türkiye celebrato dall’ amicizia con l’Italia.

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Non vi è dubbio che la Türkiye e il suo bagaglio culturale e storico stiano emergendo come una punta di diamante nel firmamento del patrimonio mondiale. Più recentemente il poeta Aşık Veysel, morto cinquanta anni fa, è stato incluso nel programma di commemorazione dell'UNESCO per il 2023. Veysel è considerato tra i più importanti rappresentanti della tradizione Ashik (menestrello) della Türkiye. Quest’ arte, fiore all’occhiello della tradizione anatolica, fondendo poesia improvvisata e musica, è praticata da oltre cinquecento anni e il poeta popolare Âşık Veysel (Şatıroğlu) è tra i più celebri esponenti di questo filone. Cieco a causa di una malattia che gli tolse la vista in giovane età, il poeta si è distinto da subito per la profondità dei propri versi che pare siano stati influenzati sia dal poeta sufi Yunus che da Karacaoğlan, soprattutto per ciò che concerne i temi amorosi.  In verità, la sua prima poesia fu recitata in onore di Atatürk in occasione del decimo anniversario della Repubblica. Il tema patriottico, dunque, è estremamente presente nelle sue opere che si elevano anche su temi nobili quali l’amore per la natura e la filantropia, l'amicizia, l'unità e la solidarietà. In occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua morte, la figura di Veysel sarà commemorata con eventi in Türkiye e all'estero. Il 2023, tuttavia, segna una data importante per molti aspetti: quest’anno non solo cade il centenario della fondazione della Repubblica di Türkiye, ma di conseguenza si celebra anche il primo secolo di rapporti tra Türkiye e Italia. Una partnerhsip che, in verità, affonda radici ancora più profonde che risalgono a molto prima della nascita della Repubblica turca, ma che istituzionalmente vedono il punto di partenza nel 1923. In questo spirito molte e importanti sono le iniziative promosse da ambo le parti. Nelle scorse settimane, l’Ambasciata d’Italia in Türkiye ha organizzato presso la Port Art Gallery di Ankara una mostra dal titolo “Il mio nome è incisione” (Benim adim gravür). Si tratta di una raccolta di incisioni di 90 giovani talenti, per la maggior parte italiani, dell’Accademia di Belle Arti di Firenze guidati dal Maestro Fatih Mika, docente di incisione presso la storica scuola fiorentina, che per la prima volta sono stati messi in mostra nello spazio espositivo della galleria d’arte Port che già contiene numerose opere di artisti italiani.  Alla luce della profonda complementarietà culturale che lega i due Paesi, l’apertura della mostra ha visto la partecipazione dell’Ambasciatore di Italia Giorgio Marrapodi e del vice Ministro della Cultura e del Turismo, Ahmet Misbah Demircan, che ancora una volta non hanno mancato di sottolineare la mutua e reciproca importanza della collaborazione italo-turca anche in ambito culturale. Già attraverso le opere del Maestro Fatih Mika e dei suoi allievi si coglie da più prospettive la profondità dei rapporti tra Italia e Türkiye. La partecipazione dell’ Accademia delle Belle Arti di Firenze, inoltre, è stata un valore aggiunto alla buona riuscita dell’evento. ‘Si tratta di una delle Istituzioni più antiche e prestigiose nel suo settore, un fervido laboratorio di idee e proposte per l’arte contemporanea, con ampie potenzialità di creare sinergie anche nel florido tessuto artistico turco”, ha dichiarato l’Ambasciatore Marrapodi. In questo 2023, dunque, molto vasta e varia sarà l’offerta culturale che vede coinvolti i due Paesi; a noi non resta che rimanere in trepidante attesa e prendere nota degli eventi in agenda.  Hadi!

 

 A cura di Valeria Giannotta



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