Turchia chiama Italia

La Turchia e’ un Paese all’avanguardia’, Andrea Leo

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Turchia chiama Italia

 

Che la Turchia sia un Paese vibrante e foriero di opportunita’ e’ stato piu’ volte detto, ma quando ad affermarlo con forza e’ chi ci vive e fa business, contribuendo a rafforzare i rapporti bilaterali con l’Italia, assume una connotazione ancora piu’ profonda. Andrea Leo, oggi Direttore Generale di una società Italiana che lavora nell’ambito della produzione di alluminio per uso alimentare, e’ in Turchia dal 2014 e sin dal suo arrivo si e’ trovato ad operare in un contesto estremamente all’avanguardia, che guarda al futuro. Nonostante la percezione di paese ‘a rischio’, come spesso la Turchia e’ descritta dai media, Andrea  decide di accettare la proposta di amministrare e gestire una azienda Italiana leader nel settore di componentistica per elettrodomestici che aveva aperto un sito produttivo ad Istanbul. ‘Dentro di me sentivo che era la scelta giusta, che mi avrebbe portato ad avere una crescita professionale importante e nello stesso tempo era una sfida personale legata ad una esperienza in un paese estero. A distanza di sette anni posso confermare che avevo ragione: la Turchia, e nello specifico Istanbul, è un paese estremamente dinamico, attivo e con margini potenziali di crescita enormi’, racconta. Nel suo percorso Istanbul ha un’importanza particolare; seppure sia una città cosmopolita che non si ferma mai, vivere sul Bosforo ha molti lati positivi.  ‘Il traffico o la densità di popolazione sono un esempio lampante della dinamicità della città. E’ usuale incontrare persone e manager provenienti da altre nazioni e, dunque, è bello potersi confrontare e fare benchmark di esperienze’, chiarisce il Manager, puntualizzando: ‘I turchi sono estremamente ospitali e ben predisposti in particolare con gli Italiani con i quali hanno una relazione secolare basata sul commercio e sull’importazione’. In questa sua avventura a cavallo tra Occidente e Oriente, Andrea Leo, vanta molti traguardi personali, tra cui la più recente membership nel board di CIIM (Comitato Imprenditori Italiani nel Mondo) e della Camera di Commercio Italiana ad Istanbul. ‘Questo mi ha consentito di guardare da vicino e con maggiore cognizione di causa alle dinamiche relative al paese Turchia e mi ha concesso di percepire meglio come il sistema Italia si muove nelle relazioni bilaterali. Le potenzialità del mercato turco e la dinamicità connessa ad esso spinge parecchie aziende Italiane a fare investimenti importanti qui ed ad avere risultati importanti’, chiosa orgoglioso. Il Comitato Imprenditori, infatti, è un importante momento di condivisione tra i diversi attori del Sistema Italia in Turchia. ‘Dal punto di vista del business il mercato turco è estremamente ricettivo e dinamico. La Turchia è un paese con una media di età molto bassa ed il livello di scolarizzazione per il middle management è buono, questo consente di potersi affiancare con giovani manager dinamici e con skills appropriate e, dunque, far crescere il business nella giusta direzione’, afferma Leo, palesando la condivisa preoccupazione sull’attuale andamento della Lira Turca, colpita da fluttuazioni e variazioni importanti che impattano, come spiega,  i prezzi di mercato ed i costi di gestione, colpiti anche da un tasso di inflazione galoppante. Oltre che per il proprio lavoro, e ovviamente la famiglia, Andrea ha un’ altra grande passione; tifoso del Napoli dalla nascita, ad Istanbul  con altri napoletani quasi per gioco ha dato vita al Napoli Club Istanbul, regolarmente registrato tra i club riconosciuti dalla SSC Napoli. In qualità di responsabile delle relazioni esterne e della comunicazione sui social, Andrea Leo conferma: ‘ Gli italiani sono molto ben visti e supportati e dunque l’effetto simpatia ha portato sicuramente ad avere il benestare di parecchi soci turchi che simpatizzano per i colori azzurri. In questo, ci ha aiutato molto anche l’aver stabilito la sede sociale presso un ristorante Italiano (Nello’s Restaurant) che con fotografie e gadget  ha provveduto alla pubblicità del club’. Tanti sono gli episodi che testimoniano il grande affetto che lega i turchi agli italiani, ma uno più di tutti è degno di nota. ‘Quando Diego Armando Maradona ci ha lasciati, moltissimi turchi ci hanno scritto sui social per testimoniare la loro vicinanza e ancor di più si sono recati alla sede del club per manifestare il loro rammarico. E’ stato sicuramente un episodio che ci ha piacevolmente colpito e ci ha mostrato il lato “da tifosi napoletani” dei fratelli turchi’. A parte la comune inclinazione calcistica e il saper dimostrare la propria vicinanza, l’orgoglio per le proprie origini e tradizioni è un aspetto dei turchi che il Direttore Generale Leo apprezza molto: ‘Mi colpisce  il loro modo di festeggiare la festa nazionale del 29 ottobre. Le strade si popolano con persone con bandiere che cantano inni e canzoni turche e si crea una marea rossa (colore della bandiera turca) di persone che festeggiano mostrando orgogliosamente la loro bandiera’, per poi aggiungere: ‘Un’ altra cosa che mi ha particolarmente sorpreso è il modo di celebrare il padre della Repubblica Turca, Mustafa Kemal Atatürk. Ogni 10 novembre all’orario della morte di Atatürk la Turchia si ferma completamente in un minuto di silenzio. Addirittura le macchine per strada si fermano e le persone escono dalle automobili per celebrare il ricordo di Atatürk. Trovo questo senso di appartenenza e di orgoglio nazionale estremamente positivo e coinvolgente’, conclude fiero di vivere in Turchia.

 

A cura di Valeria Giannotta



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