Agenda - Attacco iraniano a Israele si trasformerà in una guerra regionale?
La valutazione di Can Acun, Ricercatore di politica estera/ SETA, sulla questione.
L'Iran ha finalmente messo da parte la sua “pazienza strategica” e ha preso di mira Israele con missili balistici. Nei mesi scorsi, l'Iran ha visto indebolirsi la sua capacità di deterrenza a causa dell'incapacità di rispondere, in modo efficace, all'aggressività di Israele. Questa situazione, unita agli attacchi di Israele contro la leadership di Hezbollah, ha lasciato all'Iran poche opzioni: o doveva rispondere per ripristinare la sua deterrenza, oppure ritirarsi. L'Iran ha scelto di rispondere e ha colpito Israele con circa 200 missili balistici. Naturalmente, questo attacco avrà importanti conseguenze.
Di fronte al lungo atteggiamento aggressivo di Israele, l'Iran ha finalmente posto fine alla sua “pazienza strategica”, che era stato oggetto di scherno, e ha effettuato un attacco missilistico su vasta scala contro Israele. Con circa 200 missili balistici supersonici, in grado di volare al di sopra dell'atmosfera, ha colpito le basi militari in Israele. Alcuni missili sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea statunitensi schierati nella regione e dai sistemi di difesa aerea Arrow 2-3 di Israele, ma si è visto che in generale i missili balistici iraniani hanno colpito i loro obiettivi. Secondo le prime informazioni, sono state colpite le basi aeree di Nevatim, Tel Nof e Netivot, dove stazionano gli F-35. Ci sono anche immagini che lo confermano. Tuttavia, al momento non è chiaro quali danni siano stati inflitti alle basi né se ci siano state perdite di aerei, in particolare degli F-35. Non bisogna dimenticare che Israele pratica la censura militare; alcune fonti sostengono anche che Israele abbia cercato di proteggere gli F-35 sollevando 5 aerei cisterna e tenendoli in volo prima dell'attacco. Nei prossimi giorni potremo comprendere meglio i danni causati dall’attacco grazie alle immagini satellitari, ma è chiaro che questa volta l’Iran sta davvero prendendo di mira Israele. Israele afferma di non aver subito danni pesanti facendo grave disinformazione e propaganda. Sta conducendo una sorta di guerra psicologica. Tuttavia, si prospetta anche una risposta molto severa.
Naturalmente, questo audace attacco dell'Iran avrà delle conseguenze. Innanzitutto, i componenti dell'asse della resistenza, soprattutto Hezbollah, hanno riacquistato fiducia in sé stessi e si sono resi conto che l'Iran è dietro di loro. Ciò è particolarmente prezioso in un momento in cui Israele sta cercando di invadere il Libano meridionale via terra. Hezbollah deve rinnovare la sua leadership il prima possibile e mostrare resistenza sul campo. In secondo luogo, l'Iran ha ricostruito la sua forza deterrente e ora la palla passa nel campo di Israele. Nelle loro prime dichiarazioni, hanno affermato che la loro risposta sarà molto dura, probabilmente effettueranno un attacco aereo contro l'Iran, che porterà a nuovi lanci di missili iraniani. Pertanto, i due stati entreranno direttamente in guerra. Anche ciò che faranno gli Stati Uniti in questo caso è fondamentale, se dovesse emergere una situazione che Israele trova difficile da gestire, potrebbe intervenire direttamente, il che scatenerebbe inevitabilmente una grande guerra regionale.
Siamo a un punto di svolta storico e molto critico. Non è possibile che la pace prosperi nella regione senza fermare i massacri israeliani a Gaza e in Libano.