Omer Celik: "Israele cerca di trasformare Gaza in una terra di nessuno”

La soluzione al problema non è di tipo militare, la soluzione al problema è di tipo politico...

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Omer Celik: "Israele cerca di trasformare Gaza in una terra di nessuno”

Il vicepresidente e portavoce del partito per la Giustizia e lo Sviluppo (partito AK), Omer Celik, ha dichiarato che Israele sta cercando di trasformare Gaza in una terra di nessuno.

Celik, che ha tenuto una conferenza stampa da margine della riunione del Comitato esecutivo centrale (CEC) del suo partito, ha dichiarato che la situazione umanitaria a Gaza sta peggiorando sotto gli occhi di tutto il mondo.

Il portavoce Celik affermando che il numero delle vittime palestinesi si sta aumentando a 6 mila, di cui la metà sono bambini, ha osservato che donne e persone innocenti sono state bombardate per giorni e hanno perso la vita.

"Il diritto di Israele all'autodifesa non è quello di far piovere bombe su civili innocenti e di firmare una grande provocazione che potrebbe innescare un conflitto regionale che potrebbe coinvolgere l'intera regione. Quando i leader occidentali parlano del diritto di Israele all'autodifesa, dovrebbero parlare anche del diritto alla vita dei bambini palestinesi e dei civili innocenti e della necessità che tutti si schierino contro la distruzione di Gaza di fronte all'umanità.

L’operazione di terra di Israele contro Gaza avrà conseguenze terribili, sia sul piano umanitario che su quello dell'innesco di un conflitto regionale. Mentre il mondo intero parla di aiuti umanitari a Gaza, Israele sta cercando di trasformare Gaza in una terra di nessuno./.../ Trasformare Gaza in una terra di nessuno con qualsiasi operazione di terra sarebbe un obiettivo disumano e porterebbe a conflitti molto più grandi nella regione.

I conflitti tra Israele e Palestina devono cesare e deve essere attuata una soluzione a due Stati. La soluzione al problema non è di tipo militare, la soluzione al problema è di tipo politico./.../ Non sarà possibile risolvere la questione in alcun modo prima della fine dell’occupazione e senza la creazione di uno Stato palestinese a due Stati con Gerusalemme Est come capitale e integrità geografica”, ha dichiarato il portavoce Celik.



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