Erdogan: “Può essere realizzata l'idea di una Megabank islamica”

Recep Tayyip Erdogan ha partecipato con un collegamento online al 10° Vertice dell'Organizzazione D-8...

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Erdogan: “Può essere realizzata l'idea di una Megabank islamica”

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha affermato che l'idea di una Megabank islamica potrebbe essere realizzata per soddisfare allo stesso tempo le esigenze di liquidità delle istituzioni finanziarie islamiche e le crescenti esigenze di finanziamento delle infrastrutture nella geografia musulmana.

Recep Tayyip Erdogan ha partecipato con un collegamento online al 10° Vertice dell'Organizzazione D-8.

Erdogan sottolineando che con questa riunione del vertice consegneranno al Bangladesh la prossima presidenza, che dura quasi 4 anni, ha detto:

"La nostra organizzazione, di cui accogliamo il Segretariato ad Istanbul, dalla sua istituzione ha continuato a rafforzarsi.

Sin dal primo giorno abbiamo attirato l'attenzione sull'importanza e la necessità della cooperazione internazionale nella lotta contro la pandemia del nuovo tipo di coronavirus (Covid-19) che ha colpito il mondo nell'ultimo anno.

La Turchia, con il principio che 'nessuno deve essere lasciato da solo', metterà in servizio a beneficio di tutta l'umanità il vaccino nazionale, che  è in fase di test sull’uomo.

La Turchia ha preparato un documento strategico per facilitare il commercio tra i paesi di D-8 e lo ha inviato ai rispettivi Paesi. Crediamo che l'idea di una Megabank islamica basata su una piattaforma online possa essere realizzata per soddisfare le esigenze di liquidità delle istituzioni finanziarie islamiche e le crescenti esigenze di finanziamento delle infrastrutture nella geografia musulmana allo stesso tempo.

Al fine di proteggere i nostri Paesi dai rischi legati alla valuta, dobbiamo concentrarsi sul commercio in valuta nazionale. A questo proposito, trovo vantaggioso che la banca di compensazione D-8 acceleri il suo lavoro.

Inoltre, dobbiamo cercare di proteggere i rifugiati palestinesi, gli immigrati rohingya, yemeniti e siriani che stanno lottando contro la persecuzione e la povertà”

 



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