Ministero degli Esteri: “Rifiutiamo le decisioni prese dalla Lega Araba”

La Turchia ha annunciato di rifiutare totalmente le decisioni prese nella riunione del Consiglio dei ministri dalla Lega araba, tenutasi il 9 settembre.

Nella dichiarazione pubblicata dal Ministero degli Esteri turco, è stato indicato che alcuni membri della Lega araba hanno portato le loro accuse infondate nei confronti della Turchia alla riunione del Consiglio dei ministri del 9 settembre al fine di coprire le proprie attività distruttive e il proprio programma.

"Respingiamo totalmente le decisioni prese in relazione al nostro paese in quella riunione.

In realtà, non c'è nulla da prendere sul serio in queste decisioni. Poiché il nostro Paese attribuisce grande importanza all'integrità territoriale e all'unione politica dei Paesi arabi e alla stabilità della regione e, contrariamente alle amministrazioni alla base di queste decisioni, tutti sanno che ci sforziamo di preservare tutto questo.

La Turchia continuerà con determinazione la sua posizione costruttiva per garantire la stabilità e la tranquillità nella regione nonostante tutti gli sforzi contrari mostrati da queste amministrazioni che cercano di dividere la Siria, che sostengono i terroristi che minacciano la sovranità dell'Iraq, che causano la devastazione dello Yemen, che sostengono i golpisti in Libia, che rischiano il ripristino della stabilità in Sudan per i propri interessi e che, in breve, danno sostegno a regimi, leader delle milizie, gruppi separatisti e bande terroristiche che provocano drammi umanitari.

Queste amministrazioni scartano la causa palestinese e impediscono alla Lega Araba di prendere decisioni su iniziative che sabotano gli sforzi per una soluzione a due Stati in Palestina e la posizione araba comune, comportamenti che sono seguiti dai popoli arabi.

Invitiamo ancora una volta la Lega araba ad assumere un ruolo positivo per garantire sicurezza e stabilità nella regione invece di agire guidati da alcuni membri che adottano una posizione ostile nei confronti del nostro Paese", si legge nella dichiarazione.