Turchia chiama Italia

Quanti gatti in Turchia!

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Turchia chiama Italia

Chi conosce la Turchia giá lo sa: i gatti sono gli indiscussi padroni delle cittá. Ovunque, nei maggiori centri urbani del Paese, ma anche nei più piccoli villaggi periferici, questi piccoli felini vivono indisturbati tra vie e vicoli, giardini e locali pubblici, come a segnare un territorio che é  comunque loro. A Istanbul saltano all’occhio un po’ ovunque, dalle vetrine dei negozi, alle poltrone dei più caratteristici bar e caffé, nei cortili delle moschee e nei pressi dei più celebri monumenti storici. Non vi é dubbio che siano gli animali più amati dai turchi, con cui condividono quasi ogni attivitá quotidiana. Stupisce la loro calma e disponilitá a ricevere coccole, ma sono fatti cosí; sono estemamente amichevoli e senza esitazione si destreggiano tra visitatori, clienti di ristoranti e grandi folle. I cittadini se ne prendono cura come se fossero membri indiscussi della comunitá, gli danno da mangiare e da bere e all’occorrenza sostengono le spese, qualora richieste, per le visite veterinarie. Fa parte del DNA del popolo turco amare i gatti, condividendo gli stessi spazi pubblici. Si consta che solo a Istanbul ce ne siano più di un milione, sebbene le stime sono sempre difficili e approssimate, e per questo motivo la cittá sul Bosforo é affettuosamente riconosciuta  come la "Città dei gatti" e scherzosamente chiamata "Catstanbul". E’ un fattore culturale che affonda le proprie radici nei millenni e probabilmente ha una connotazione religiosa.  Nell'Islam, il gatto é considerato un animale pulito e anche a livello rituale é l’unico animale a cui é permesso  entrare nella Grande Moschea della Mecca. A questo proposito, nei racconti, negli scritti e nelle tradizioni tanti sono i riferimenti al profeta Maometto e al suo amore per questi piccoli felini. Una devozione che si é cristallizzata nel tempo, conferendo indiscusso diritto di cittadinanza alle colonie feline di Turchia. Non stupitevi,dunque, se passeggiando per le strade del Paese vi imbattete in ciotole piene di cibo e croccantini, copertine e piccole cassette-rifugio: sono tutti complementi di arredo messi a disposizine dai residenti per rendere ancora più accogliente la vita dei loro randagi concittadini. Anche nei momenti di maggiore difficoltá, come in fase di pandemia e di pieno lock-down, l’attenzione per i gatti é stata sempre massima. Grazie a singole iniziative, di comitati di quartiere e anche delle municipalitá, i kedi (gatti) hanno trovato di che sfamarsi e vivere più o meno agiatamente. Sono diventate virali, infatti, le foto di alcuni impiegati del comune di Istanbul che con caschi e tutte altamente protettive sono scesi in strada per prendersi cura dei piccoli amici. Scene probabilmente normali per chi vive ed é abituato a  quella realtá o  apparentemente bizzarre per chi guarda alla cosa con novitá,ma che di sicuro hanno una grande valenza emotiva e simbolica. La grandezza del rapporto dei gatti con le cittá turche e con il popolo turco é stata messa in scena nel 2016 nel film documentario ‘Kedi’ che ben presto é diventato campione di incassi ai botteghini cinematografici e che ancora oggi vanta numerosissime visualizzazioni. Riprendendo la vita quotidiana di un gruppo di gatti di Istanbul, nella propria originalitá ‘Kedi’ immortala uno spaccato di quotidiano e l’eleganza dei gatti turchi nel rendersi discreti padroni della cittá, apportando un valore aggiunto allo spirito dei luoghi.  I gatti turchi si distinguono per storia, colori dei manti, movenze e caratteri e, soprattutto quelli di Istanbul, per grado di popolaritá. Star indiscussa dei media locali e internazionali é certamente Gil, il gatto che per anni ha abitato la Moschea di Santa Sofia e che é morto di recente; seguito per ordine di popolaritá da Tombili,  randagia del quartiere di Kadiköy diventata celebre per la stazza e la simpatica posa in fase relax. Amata dagli umani concittadini, alla sua morte sono state raccolte più di 17000 firme utili a far erigere una statua in suo onore. E cosí, come si dice da queste parti ‘Burası Türkiye’, questa é la Turchia, dove tutto succede, dove tutto può stupire e incantare! E allora, buoni gatti a voi e, mi raccomando, attenzione quando attraversate: potrebbe sbucare un kedi che esige coccole e precedenza!

 

 

 

A cura di Valeria Giannotta



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