Turchia chiama Italia

Vincenzo Grisostomi Travaglini: ‘İl mio rapporto ideale con la Turchia’

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Turchia chiama Italia
01 Carmen - Festival Internazionale di Aspendos 2019.JPG
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02 Aida - il tenore Murat Karahan con il soprano Feryal Türkoğlu - Atatürk Kültür Merkezi di Istanbul – foto Murat Dürüm.JPG
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Regista teatrale, direttore artistico, musicologo, giornalista, Vincenzo  Grisostomi Travaglini non ha certo bisogno di presentazioni. Il suo genio e la fama che lo accompagna sono certamente noti a tutti gli appassionati dell’Opera, ma cio’ che forse sfugge ad alcuni e’ il profondo rapporto che lo lega alla Turchia: ‘Una storia importante, interrotta e poi ripresa’, come lui stesso racconta. In Turchia giunse la prima volta come Ambasciatore della Cultura  Italiana al Teatro dell’Opera di Ankara, dopo l’esperienza da responsabile artistico al New National Theater di Tokyo, dove ha lavorato al fianco di Franco Zeffirelli. ‘L’impatto e’ stato certamente divertente; e’ stata un’esperienza che ha rimesso in discussione il ruolo del regista: non bisogna mai dichiararsi arrivati’, spiega il Maestro, raccontando come in Turchia abbia sin da subito trovato grande umanita’ e disponibilita’. Dal suo esordio ad Ankara alla codirezione artistica del Teatro di Aspendos il salto e’ stato breve ed altrettanto significativo, in quanto il festival di Aspendos si attesta tra i primi cinque piu’ importanti nel mondo. Ovunque, comunque, l’ospitalita’ e la collaborazione dei turchi, unite alla loro brillante manodopera e sartoria di qualita’, hanno contribuito a rendere la permenza di Vincenzo Grisostomi Travaglini unica nel proprio genere, anche per la reciproca contaminazione culturale. A Samsun il Maestro mise in scena la Boheme in lingua turca e come lui stesso ricorda: ‘L’esperimento funziono’ perfettamente perche’ il linguaggio della musica e’ internazionale. Da quel momento il turco si e’ imposto nel linguaggio pucciniano’. Esperienze significative, talvolta non facili, che portano Vincenzo a intersercare il proprio percorso con quello di altri volti noti. E’ in queste occasioni che avviene l’incontro con il cantante lirico Murat Karahan, allora giovane promessa e oggi Direttore Generale dell’Opera e del Balletto di Stato in Turchia. ‘Mi chiamo’ di nuovo ad Aspendos e ad Ankara per Turandot e Aida e a Istanbul con Carmen’, prosegue il regista, riferendosi anche alla brusca interruzione vissuta a causa della pandemia. ‘Oggi sono tornato in Turchia con Sinan presso il nuovo Centro Culturale Atatürk (AKM) e con Aida, mentre a marzo torneremo con la Carmen che trovera’ calorosa accoglienza in un salone all’avanguardia’, chiosa. Per certi aspetti, l’opera ‘Sinan’, voluta direttamente dal Presidente Erdoğan per onorare il celebre architetto e artista turco in occasione dell’inaugurazione dell’AKM, ha rappresentato una sfida. ‘Ci siamo sentiti onorati e molto impauriti. Si tratta di un lavoro del XVI secolo con contenuti morali e storici tradotti in un’opera contemporanea’, confida il Maestro che afferma: ‘Tra il compositore e lo staff si e’ creato un rapporto ideale; ci siamo innamorati perche’ e’ impossibile non innamorarsi di un lavoro che si sta facendo’. Dalle sue parole traspare tutta la complessita’ di un lavoro estremamente articolato, realizzato in un atto unico, che deve parte della propria forza al dialogo instaurato direttamente con il compositore. ‘E’ fantastico, un’opportunita’ che fa senz’altro crescere. Con i turchi c’e’ un ottimo rapporto,  anche se parliamo lingue diverse, c’e’ sintonia. A volte ci divertiamo ad essere confittuali, ma e’ finalizzato al risultato’, sorride Vincenzo Grisostomi Travaglini, sottolineando ancora una volta la propria gratitudine per la fiducia accordata. In fondo il suo rapporto con la Turchia e’ piu’ profondo di quel che appare, e’ per certi aspetti atavico. Grisostomi, infatti, e’ un cognome di origine bizantina e, se questo gia’ la dice lunga, vi sono altri piccoli, ma significativi dettagli che hanno segnato il percorso del Maestro. Quando lavorava con Zeffirelli a Tokyo, Grisostomi Travaglini si e’ ritagliato del tempo per visitare Istanbul e acquistare stoffe e argenti al Grand Bazar per motivi professionali. Un viaggio quasi premonitore: ‘Sono rimasto affascinato da quella realta’ e mai avrei pensato che ci sarei tornato da protagonista’, conclude il Maestro con grande serenita’ ed armonia. E in attesa di rimanere incantati dalle prossime opere in scena sul Bosforo, invitiamo chi e’ nei pressi a non perdere ‘La Traviata’ di Giuseppe Verdi che con la regia di Vincenzo Grisostomi Travaglini andra’ in scena il 11 dicembre al Teatro Rendano di Cosenza. E al Maestro un grazie di cuore per far vibrare le corde dell’arte e rendere indissolubile la grande sintonia tra Italia e Turchia.

 

A cura di Valeria Giannotta



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