Elezioni presidenziali in Libia

Analisi in merito del professore Murat Yesiltaş, il direttore delle ricerche sulla sicurezza /SETA.

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Elezioni presidenziali in Libia

Mentre si avvicinano le elezioni presidenziali previste a dicembre, cresce sempre di piu’ la tensione in Libia. E’ nato un nuovo processo a causa dell’incertezza su come funzionera’ il processo e come determinare le regioni elettorali e i candidati. Le parti chiedono di andare alle elezioni a causa della pressione esterna e dei problemi di legittimita’ ma non si sa con certezza le condizioni e come si terranno elezioni.

Haftar e i suoi sostenitori avrebbero una posizione di netto vantaggio nelle elezioni.  Khalifa Haftar ha annunciato di correre per le prossime elezioni libiche nonostante la sua cittadinanza americana. Infatti la legge elettorale della Libia vieta agli individui con doppia cittadinanza di candidarsi.

La Camera dei Rappresentanti, il parlamento con sede a Tobruk,  aveva approvato un disegno di legge con cui è stato stabilito che sarà il popolo libico a eleggere, in maniera diretta, il capo di Stato. Come già previsto, il Consiglio supremo di Stato con sede a Tripoli, che l’altro organo che rappresenta il popolo, ha dichiarato di non riconoscere questa legge.  Il capo del Consiglio presidenziale libico, Khalid Al-Mishri, nel suo discorso ha sottolineato la necessita’ di svolgersi le elezioni e ha ricordato tecnicamente l’impossibilita’ delle elezioni e ha annunciato che non accetteranno mai la salita alla presidenza degli attori come Haftar.  Al-Mishri ha lanciato un invito a boicottare le prossime elezioni, al fine di impedire la candidatura di personalità ritenute essere dei “criminali”, tra cui il comandante dell’Esercito Nazionale Libico (LNA), Khalifa Haftar.

Intanto non si parla della costruzione del consenso per il candidato tra gli attori con sede a Tripoli. Saif al-Islam Gheddafi, secondogenito del colonnello Muʿammar Gheddafi, ha presentato la sua candidatura per le elezioni, mettendosi al centro delle polemiche. Si è proposto come alternativa tra est e ovest e ha invitato la popolazione a andare alle urne. Sono scoppiate proteste in diverse città dopo la sua candidatura ufficiale.

E’ più complesso e meno sicuro il processo elettorale in Libia. Il processo elettorale provocherebbe nuovi conflitti e disordini nel Paese. Senza dubbio Haftar desiderebbe vittoria nella regione controllata da parte sua seguendo e controllando i risultati. Ma non si parlano dei risultati indipendenti all’ombra delle armi. Probabilmente altri attori invece non accetteranno questi risultati e nascera’ un’atmosfera di tensione. Questa situazione causerebbe a salire alta tensione rompendo attuale cessate il fuoco.

Il fatto che la Francia influenzi il processo elettorale in Libia con il processo di Parigi rende la situazione ancora piu’ delicata. Le elezioni non risolveranno i problemi in Libia ma elezioni cambieranno la sorte del Paese.

 

 

 



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