Agenda: La crisi delle Nazioni Unite

Vi presentiamo le valutazione sulla questione del direttore delle ricerche sulla sicurezza presso SETA, il prof.dr. Murat Yesiltas…

1716829
Agenda: La crisi delle Nazioni Unite

Sebbene le Nazioni Unite abbiano occupato un posto più centrale nel sistema di governance globale dopo la Guerra Fredda, non hanno subito una trasformazione parallela alla trasformazione del sistema internazionale.

Nel sistema globale incentrato sugli Stati Uniti causato dall'unipolarismo, le Nazioni Unite sono diventate sempre più un "dispositivo" tattico piuttosto che un'istituzione strategica. Sebbene emergono in primo piano negli interventi umanitari, non hanno potuto fare nulla per contrastare le ambizioni geopolitiche della Serbia nei Balcani e le politiche di pulizia etnica in Africa. Il genocidio di 8 mila musulmani della Bosnia ed Erzegovina nella zona dell'ONU controllata dai Paesi Bassi ha mostrato la crisi in cui si è trovato il sistema delle Nazioni Unite. Anche l'intervento della NATO piuttosto che dell'ONU, per prevenire ulteriori atrocità in Kosovo ha dimostrato come funziona il sistema di veto all'ONU.

La crisi della governance globale, innescata dalle rotture globali geopolitiche, politiche, di sicurezza, economiche e sociali vissute dopo la Guerra Fredda, ha reso più evidente le "disfunzioni" delle Nazioni Unite. Oggi, le Nazioni Unite affrontano una crisi più profonda che mai nella sua storia. Questa crisi, che pone una sfida diretta alla filosofia di base dell'ONU, porta con sé un'ampia messa in discussione della legittimità dell'organizzazione.

La base della crisi di legittimità è che nonostante tutti i cambiamenti geopolitici l'ONU continua a essere consegnata a una struttura a cinque partiti. Il sistema globale ha affrontato una profonda trasformazione dopo la Guerra Fredda, e questa trasformazione mostra che è impossibile per i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di Sicurezza di mantenere la propria voce. Il sistema internazionale multipolare e multicentrico è plasmato da potenze emergenti che non vogliono affidare il proprio destino alle decisioni dei cinque Paesi. Ciò dimostra che l'ONU è ben lontano dal riflettere l'attuale equilibrio geopolitico di potere. D'altra parte, l'ONU affronta una profonda crisi di rappresentanza. È culturalmente lontano dall'essere multiculturale e ha un carattere occidentale-centrico. Inoltre, il problema dell'efficienza rende impossibile che l'ONU continui nel suo stato attuale. Ciò che attualmente esiste è un'ONU che non riesce a prende misure tempestive nelle crisi internazionali, che lascia spazio all'approfondimento delle crisi e che lascia la soluzione delle crisi a interessi ristretti. La trasparenza aggrava il problema di legittimità che deve affrontare l'ONU. Il modo in cui vengono prese le decisioni e l'incoerenza delle decisioni con la natura delle crisi mostrano che l'ONU si sta gradualmente allontanando dall'essere un'organizzazione trasparente. È difficile per una struttura del genere stabilizzare il sistema globale e richiede anche agli Stati di costruire meccanismi per produrre le proprie soluzioni.

Il profondo impatto del sistema globale, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19, mostra che siamo alla vigilia di una trasformazione globale del carattere della politica internazionale dopo la Guerra Fredda. Questa trasformazione indica non solo il riaggiustamento della distribuzione del potere, ma anche lo spostamento del baricentro da ovest ad est. L'era geopolitica di due secoli, che è stata dominata dal dominio geopolitico dell'Occidente, può determinare la nascita di una nuova era geopolitica con l'equilibrio geopolitico dell'Oriente. Nella nuova era riformare l'ONU è una questione più importante e urgente di ogni altra cosa, quando la distribuzione del potere e l'ordine geopolitico subiranno un cambiamento radicale, ed emergerà un sistema globale molto ibrido, a differenza dei periodi precedenti.

La crisi di legittimità dell'ONU si aggraverà se non si terrà conto della distribuzione globale del potere e non sarà in grado di produrre una soluzione efficace ed equa ai problemi globali in modo tempestivo. Questa crisi può portare all'emergere di norme alternative all'interno dell'attuale ordinamento giuridico internazionale e può portare alla formazione di un mondo giuridico parallelo. Attualmente, le decisioni prese dalle formazioni regionali alternative sull'asse della politica, dell'economia e della sicurezza mostrano che le norme incentrate sulla regione hanno iniziato a sostituire le norme incentrate sull'ONU. D'altro canto, la creazione di organizzazioni regionali alternative invece dell'ONU come struttura sovranazionale può rendere l'ONU completamente distrutta o inefficace.



NOTIZIE CORRELATE