Netanyahu " un cessate il fuoco non sarebbe possibile senza il rilascio dei detenuti  israeliani"

Benjamin Netanyahu ha affermato che un cessate il fuoco non sarebbe possibile senza il rilascio dei detenuti  israeliani a Gaza.

Prima della riunione di gabinetto,  il primo ministro Netanyahu ha valutato i sei mesi trascorsi dagli attacchi israeliani a Gaza lanciati il ​​7 ottobre ribadito il suo messaggio che continueranno la guerra "fino a quando tutti i prigionieri non saranno rilasciati liberi".

 Tra altre condizioni "Hamas dovrebbe esser eliminato nell'intera Striscia di Gaza, compresa Rafah, e Gaza non rappresenterà più una minaccia per Israele".

"Hamas,  ma non Israele, blocca l'accordo sullo scambio di prigionieri" ha affermato Netanyahu sottolineando  di aver comunicato alla comunità internazionale che un cessate il fuoco non sarebbe possibile senza il ritorno dei prigionieri israeliani a Gaza.

Il primo ministro Netanyahu è accusato da Israele e dalla comunità internazionale di non aver concluso un accordo di scambio di prigionieri con Hamas per ragioni politiche.

Personaggi di spicco del governo Netanyahu, compreso il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, sostengono che i prigionieri non dovrebbero essere la massima priorità di Israele e che distruggere Hamas è più importante.

Alcuni parenti dei prigionieri, che hanno affermato di essere stati attaccati dai sostenitori di Netanyahu sui social media, hanno anche affermato di essere stati aggrediti fisicamente durante le manifestazioni in cui chiedevano al governo di rilasciare i prigionieri.

Secondo le autorità israeliane ci sono circa 136 prigionieri israeliani nella Striscia di Gaza, alcuni vivi e altri morti. Il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzeddin Qassam, ha annunciato che il numero dei prigionieri israeliani uccisi negli attacchi israeliani a Gaza ha superato i 70.