Kaja Kallas: “L'obiettivo del Cremlino è spaventare i paesi occidentali”

La prima ministra estone Kaja Kallas, osservando che la Russia ha paura della NATO, ha dichiarato che la Russia non attaccherà se l'Europa rimarrà forte...

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Kaja Kallas: “L'obiettivo del Cremlino è spaventare i paesi occidentali”

La prima ministra estone Kaja Kallas, osservando che la Russia ha paura della NATO, ha dichiarato che la Russia non attaccherà se l'Europa rimarrà forte.

Kallas ha sottolineato che l'obiettivo del Cremlino è spaventare i paesi occidentali. "Sono maestri nell'instillare la paura nelle società e nel rappresentare una minaccia per diversi paesi", ha affermato Kallas, citando come esempio i legami del Cremlino con il movimento anti-vaccini in Europa durante la pandemia.

Kaja Kallas, che ha partecipato al vertice dei leader giovedì a Bruxelles, rendendo noto di essere favorevole all'utilizzo dei profitti dei beni congelati della Russia per sostenere l'Ucraina, ha aggiunto:

"Questi beni portano un reddito enorme, quindi il primo passo dovrebbe essere fatto per usarli a vantaggio dell'Ucraina".

Secondo il piano della Commissione europea, il 90 per cento dei beni bloccati della Russia saranno trasferiti all'Ucraina come armi attraverso il Fondo europeo, e l'importo rimanente sarà destinato alla ristrutturazione del Paese.

La prima ministra estone Kallas invitando i paesi della coalizione a stanziare lo 0,25 del loro PIL per gli aiuti militari all'Ucraina, affermato:

"Se aiuteremmo veramente l'Ucraina, non dovremmo preoccuparci di chi sarà il prossimo. In caso in cui l'Ucraina perdesse la guerra, la Russia sospenderà i suoi attacchi per qualche anno e poi dirigerà la sua aggressione verso altri paesi.”

La prossima settimana i leader dei 27 paesi dell'UE discuteranno dell'utilizzo dei profitti derivanti dagli asset russi, tuttavia secondo le aspettative della stampa, la decisione finale potrebbe essere rinviata a causa delle esitazioni di alcuni stati.

Particolarmente degno di nota è il primo ministro ungherese Viktor Orban, con la sua posizione contro le forniture di armi all’Ucraina. Tra i paesi che esitano su questa proposta ci sono Malta, Austria e Irlanda, che mostrano un atteggiamento imparziale e sovra-blocco.



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