Antonio Guterres ha condannato la violenza e l'esclation in Ecuador.

Stephane Dujarric ha riferito che il segretario generale dell'ONU  Guterres ha parlato al telefono con il rappresentante dell'Ecuador alL'ONU per esprimele le sue preoccupazioni sugli eventi nel paese.

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Antonio Guterres ha condannato la violenza e l'esclation in Ecuador.

Il Segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha condannato la violenza e l'esclation in Ecuador.

Il portavoce dell'ONU, Stephane Dujarric parlando durante  brefing  giornaliero ha risposto alle domade valunatndo anche la violenza in Ecuador.

Stephane Dujarric ha riferito che il segretario generale dell'ONU  Guterres ha parlato al telefono con il rappresentante dell'Ecuador alL'ONU per esprimele le sue preoccupazioni sugli eventi nel paese.

" Il Segretario si preoccupa per la crescente violenza nel paese , condanna gli atti criminali e violenti e esprime la peina solidarieta' al popolo dell'Ecuador", ha detto il portavoce.

Stephane Dujarric ha affermato che il paese non ha chiesto finora un aiuto all'ONU e Guterres spera che il paese superi al piu' presto questa situazione.

Violenze e saccheggi si registrano in tutto il territorio con almeno dieci vittime.

Le bande criminali hanno fatto irruzione durante un programma televisivo, nella sede dell’emittente TC di Guayaquil. Uno degli uomini incappucciati ha piazzato un ordigno esplosivo nei vestiti di uno dei presentatori e lo ha costretto a parlare con la telecamera e a chiedere alla polizia di lasciare la redazione.

Allo stesso tempo, uomini armati hanno attaccato un'università a Guayaquil e hanno arrestato con la forza alcuni studenti.

A seguito dell'intervento delle forze di sicurezza, 13 persone che avevano fatto irruzione nello studio televisivo durante una trasmissione in diretta sono state arrestate e nell'università è stato istituito il controllo.

Il governo ecuadoriano, che da tempo è alle prese con una crisi di sicurezza in tutto il paese, ha dichiarato lo stato di emergenza che durerà 60 giorni il 9 gennaio, dopo che il leader della banda Adolfo Macias Salazar, soprannominato "Fito", e diversi prigionieri sono fuggiti dal carcere della città di Guayas, e poi sono stati bombardati veicoli della polizia.

 



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