Bulgaria dona S-300 all'Ucraina

Il Parlamento bulgaro ha preso la decisione di donare missili di fabbricazione russa S-300 all'Ucraina.  Sono i  missili terra-aria S-300 difettosi che la Bulgaria non può riparare ma che possono essere utilizzati dall'esercito ucraino

Secondo la radio nazionale bulgara BNR, il Parlamento  bulgaro ha accettato il disegno di legge che prevede la consegna all'Ucraina di vecchi missili S-300 di fabbricazione russa.

Partito dei Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria (GERB), partiti del Cambiamento Continuo (PP) e della Bulgaria Democratica (DB), i partner della coalizione di governo e sono pro-NATO e Unione Europea , e il Movimento per i Diritti e le Libertà ,Il Partito dei Diritti e della Liberta'  i cui membri sono per lo più turchi e musulmani, non partecipano alla coalizione,  ha sostenuto il disegno di legge. Il Partito socialista bulgaro , che è filo-russo e conduce una politica sulla in linea  dell'ex Partito comunista, ha reagito al disegno di legge e ha abbandonato la sessione prima del voto.

Anche il populista Partito Rinascita, che ha sostenuto Mosca nella guerra della Russia contro l’Ucraina, si è opposto alla decisione.

I partiti dell'opposizione hanno chiesto le dimissioni del ministro della Difesa Todor Tagarev nella prima parte aperta della sessione.

“Stiamo ora regalando i nostri missili S-300 sulla base del fatto che sono presumibilmente 'difettosi'. Poi daremo via tutti i nostri sistemi S-300 perché "abbiamo finito i razzi", ha detto il deputato del BSP Atanas Zafirov.

"I missili impossibili da riparare con i mezzi di cui disponiamo costituiscono il 3-5% della nostra flotta di S-300", ha affermato il capo di stato maggiore generale Eftim Eftimov.

Eftimov ha sottolineato che la mancanza di missili donati non influirà negativamente sulla sicurezza della Bulgaria: "Solo la Russia può riparare questi missili. Ciò è ora impossibile a causa della guerra. Immagazzinare missili difettosi può rappresentare una minaccia per il nostro personale militare".