Accordo grano soddisfa la comunita' internazionale
Ieri Ucraina e Russia hanno firmato l'accordo sull'export del grano con la Turchia e l'Onu.
La Turchia ha risolto la crisi alimentare che colpisce tutto il mondo.
Ieri Ucraina e Russia hanno firmato l'accordo sull'export del grano con la Turchia e l'Onu.
Dopo la firma dell’accordo critico non sono mancate dichiarazioni di sostegno dalla comunita’ internazionale.
Il presidente della Repubblica turca di Cipro del Nord Ersin Tatar ha affermato che l’accordo e’ stato firmato grazie al grande sforzo e alla determinazione del Presidente Recep Tayyip Erdoğan.
“L'accordo va nell'interesse del mondo intero” ha detto Tatar.
Una soddisfazione anche dagli stati Uniti.
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha detto che l'accordo concluso a Istanbul è stato accolto con favore dagli Stati Uniti e ha apprezzato gli sforzi diplomatici del presidente Recep Tayyip Erdoğan.
Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby, ha espresso i suoi ringraziamenti al presidente Erdoğan ed il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres per la mediazione.
Dal canto suo, l’alto Rappresentante per la Politica Estera dell’UE, Josep Borell ha scritto un twitter dicendo: L’accordo di Istanbul e’ un passo nella giusta direzione. Chiediamo la sua rapida attuazione. Accogliamo con favore gli sforzi dell’ONU e della Turchia”.
Il Ministro degli Esteri russo Sergey lavrov, ringraziando il presidente Erdoğan ha detto che l’accordo garantira’ la sicurezza alimentare al livello globale.
Anche il presidente ucraino ha ringraziato il presidente Recep Erdogan per l'impegno profuso nella mediazione e la costituzione del 'corridoio del grano'.
“Gli accordi firmati oggi a Istanbul da parte dell’Ucraina, della Russia, della Turchia e delle Nazioni Unite sono un’ottima notizia per tutta la comunita’ internazionale”. Cosi il premier italiano Mario Draghi sugli accordi firmati a Istanbul. “L’Italia si e’ fortemente impegnata negli scorsi mesi per sostenere l’iniziativa di mediazione della Turchia con il ruolo centrale delle Nazioni Unite. Auspichiamo che questi accordi rappresentino un primo passo verso concrete prospettive di pace, in termini che siano accettabili per l’Ucraina”.
