La Bosnia ed Erzegovina invia note di protesta a Russia, Cina e Serbia

La nota cita la decisione della Corte costituzionale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, secondo cui tali azioni potrebbero interrompere le relazioni bilaterali con la Bosnia ed Erzegovina...

1760695
La Bosnia ed Erzegovina invia note di protesta a Russia, Cina e Serbia

Il ministro degli Esteri della Bosnia ed Erzegovina, Bisera Turkovic ha riferito che è stata consegnata una nota diplomatica alla Russia, alla Cina ed alla Serbia, che hanno inviato rappresentanti al programma del "9 gennaio, Giornata della Repubblica Serba", celebrato illegalmente a Banja Luka.

Turkovic ha affermato che la nota ha sottolineato che la partecipazione ufficiale a queste celebrazioni è una seria interferenza negli affari interni della Bosnia ed Erzegovina.

La nota cita la decisione della Corte costituzionale, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, secondo cui tali azioni potrebbero interrompere le relazioni bilaterali con la Bosnia ed Erzegovina.

Ieri, la città bosniaca di Banja Luka ha celebrato il "9 gennaio, Giornata della Repubblica Serba", nonostante questa festa sia stata dichiarata incostituzionale.

Alle celebrazioni hanno partecipato il presidente del parlamento serbo Ivica Dacic e il primo ministro serbo Ana Brbanic, nonché gli ambasciatori della Russia e della Cina a Sarajevo.

Nel 2015 la Corte Costituzionale della Bosnia ed Erzegovina, su richiesta di Bakir Izetbegovic, al tempo membro del Consiglio di Presidenza, dichiarò "incostituzionale" la " Giornata della Repubblica Serba".

A seguito della sentenza, il 25 settembre 2016 l'Assemblea popolare della Repubblica Serba ha tenuto un referendum per riconoscere la giornata "9 gennaio come la Giornata della Repubblica Serba", ma la Corte costituzionale della Bosnia ed Erzegovina non l'ha riconosciuta e ha vietato gli azioni per celebrare questo giorno.



NOTIZIE CORRELATE