Verso la fine dei colloqui di Vienna sul nucleare iraniano

Siamo molto vicini al trattato rispetto al passato ma non siamo nel punto desiderato...

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Verso la fine dei colloqui di Vienna sul nucleare iraniano

Si sta avvicinando la fine dei negoziati in cui sono stati discuti la piena attuazione dell'accordo nucleare con l'Iran, noto come “Piano d’azione congiunto globale (PACG)” ed il ritorno degli Stati Uniti (USA) all’accordo.

I rappresentanti di più alto livello della Russia, la Cina, la Germania, il Regno Unito, la Francia e l’Iran hanno partecipato alla commissione mista PACG presieduta da Enrique Mora, il direttore politico ed il vice segretario generale del Servizio relazioni estere dell’UE, che ha presieduto a nome dell'Alto Commissario per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

In un comunicato stampa alla fine dell'incontro, il vicesegretario generale del Servizio per le relazioni esterne dell'UE, Mora ha annunciato la fine del sesto round di colloqui iniziato la scorsa settimana.

Mora affermando che nei colloqui sono stati compiuti progressi per la revoca delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran e la piena attuazione dell'accordo nucleare da parte dell’Iran, ha aggiunto:

"Nel sesto round abbiamo ottenuti progressi e siamo molto vicini ad un accordo finale ma non siamo ancora a quel punto.

Le questioni in molte aree tecniche sono state chiarite e ciò facilita il lavoro dei decisori. Mi aspetto che i rappresentanti che si sono recati (per consultazioni) nei loro Paesi vengano al prossimo incontro con idee chiare e costruttive per finalizzare l'accordo."

Mentre, il viceministro degli Esteri dell’Iran Abbas Arakchi ha dichiarato alla televisione di stato iraniana Press TV, che trasmette in lingua inglese, che è stato ottenuto un approccio più aperto alle differenze e che questa situazione aiuterebbe i responsabili delle decisioni. Rispetto al passato siamo molto vicini all'accordo, ma non siamo ancora arrivati ​​al punto desiderato.

“Siamo molto vicini al trattato rispetto al passato ma non siamo nel punto desiderato.

C'è ancora molto lavoro da fare. Abbiamo deciso di fare una pausa in questo momento nei colloqui e stiamo tornando a casa, ma questa pausa non sarà solo per la valutazione, ma questa volta anche per le decisioni”, ha detto Arakchi

 



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