Membri del Congresso degli Stati Uniti esortano Blinken a fare pressione su Israele

Venticinque membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti (USA) inviando una lettera al segretario di Stato Antony Blinken hanno chiesto che venga esercitata pressione diplomatica sull’Israele per fermare lo sfollamento dei palestinesi nella Gerusalemme est occupata.

Nella lettera preparata sotto la guida della deputata democratica dell'Illinois Marie Newman e dal membro del Congresso democratico di Winsconsin, Mark Pocan, si legge:

"Stiamo scrivendo questa lettera per esprimere la nostra profonda preoccupazione per l'imminente piano di Israele di spostare con la forza circa 2 mila palestinesi che vivono nei quartieri di Al-Bustan e Sheikh Jarrah, a Gerusalemme.

Circa 5 mila case palestinesi sono state distrutte dalle autorità israeliane a Gerusalemme Est tra il 1967 e il 2017, mentre tra il 2018-2020 Israele ha demolito altre 349 case palestinesi e il governo israeliano continua a ignorare le famiglie palestinesi.

La Gerusalemme est fa parte della Cisgiordania e secondo il diritto internazionale, l’Israele ha occupato militarmente l'area di questo territorio, prima includendolo illegalmente nella municipalità di Gerusalemme e successivamente annettendola.

In quanto potenza occupante qui, l’Israele deve rispettare l'articolo 53 del 4° Congresso di Ginevra, che proibisce la distruzione di insediamenti appartenenti a individui in una terra occupata e secondo l'articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, la distruzione di massa e l'appropriazione indebita di proprietà non giustificate da esigenze militari e commesse illegalmente e spietatamente nei territori occupati costituisce un crimine di guerra"

Inoltre nella lettera si chiede al Segretario di Stato americano Antony Blinken di inviare immediatamente un severo messaggio diplomatico all'Israele per fermare la distruzione delle case palestinesi nei quartieri di Al-Bustan e Sheikh Jarrah e chiede un'indagine sul fatto che siano state utilizzate o meno armi nella devastazione compiuta dall'Israele.