Kirby: "Non c'è accordo su un calendario per il ritiro delle forze Usa dall'Iraq"

Il portavoce del Pentagono John Kirby ha riferito che non è stato raggiunto alcun consenso sul calendario per il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq.

La dichiarazione congiunta che è stata resa al termine del terzo round di colloqui di dialogo, presieduto dal segretario di Stato americano Antony Blinken e dal ministro degli Esteri iracheno Fouad Hussein, alla presenza delle delegazioni di entrambi i paesi, ha acceso polemiche.

Il portavoce del Pentagono John Kirby rispondendo alle domande alla conferenza stampa quotidiana, ha chiarito che la dichiarazione nella dichiarazione congiunta secondo cui "si è deciso di continuare il processo di ritiro delle truppe statunitensi dall'Iraq" non significava in realtà l'inizio immediato del ritiro.

"La dichiarazione indica che si è deciso di tenere alcune riunioni tecniche aggiuntive tra le due parti per quanto riguarda il ritiro finale", ha spiegato Kirby.

Kirby affermando che gli Stati Uniti sono in Iraq con l'approvazione e l'invito del governo di Baghdad, ha sottolineato che la missione lanciata contro l'organizzazione terroristica DAESH non si basa su una presenza militare americana permanente in Iraq e che l'amministrazione americana ha parlato a lungo volta che un giorno avrebbe ritirato i suoi soldati dall’Iraq.

Il portavoce del Pentagono sostenendo che entrambe le parti concordano sull'importanza della presenza degli Stati Uniti nel Paese, ha aggiunto:

"Quello che vedete nella dichiarazione è in realtà un'enfasi sull'importanza della nostra partnership con l'Iraq, della missione in corso contro DAESH, e della nostra disponibilità a discutere finalmente il momento opportuno per un ritiro appropriato".

Kirby notando che l'intenzione degli Stati Uniti di ritirarsi non è qualcosa di nuovo, ha sottolineato che il nuovo punto di questa dichiarazione è "che ci saranno colloqui tecnici" sul ritiro.

"In questo momento non c'è consenso sulla data del ritiro di alcuni soldati", ha aggiunto il portavoce del Pentagono.

L'amministrazione dell'ex presidente Donald Trump aveva annunciato che il numero delle truppe statunitensi in Iraq sarebbe stato ridotto a 2 mila 500, mentre l'amministrazione di Joe Biden, ha temporaneamente sospeso tutte le procedure per l'invio e il ritiro delle truppe.