Summit UE sul Covid-19: No ai viaggi non essenziali

Si e’ ritienuta prematura la creazione di un passaporto o di un registro che identifichi le persone che si sono o meno vaccinate e ma si e’ insistita sulla necessità di evitare i viaggi non necessari durante il video summit dei leader degli stati membri dell’UE sulla pandemia covid-19.

Al termine della videoconferenza dei leader UE, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Comissione UE Ursula von der Leyen hanno tenuto una conferenza stampa e hanno espresso le loro preoccupazioni sulla diffusione della pandemia. I presidenti hanno sottolineato la necessita’ di mantenere le frontiere UE aperte per mantenere il funzionamento del mercato interno ma per viaggi non essenziali occorre prevedere restrizioni.

“Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. Alle persone che partono da zone rosse scure possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati" ha detto Von der Leyen. “Al fine di mantenere le nostre frontiere interne e esterne aperte, servono misure mirate che ci mantengano in sicurezza” ha aggiunto.

A proposito della creazione di un passaporto o di un registro che identifichi le persone che si sono o meno vaccinate, ha reso noto che la discussione in merito vieve ritenuto prematura in questa fase e tutti gli aspetti di restrizione dei viaggi non essenziali verranno dettagliati nei prossimi giorni.

La presidente ha sottolinato anche la necessita’ della creazione di un meccanismo UE Covtex che sosterra’ l’accesso ai vaccini dei paesi che non si possono permettere di acquistare le dosi per motivi economici. 

“Questa iniziativa favorisce anche i nostri interessi. La diffusione e la mutazione del virus rischia anche nostra salute”.