USA: Continua ondata di proteste dopo uccisione di Floyd

Il capo del Pentagono Mark Esper ha deciso di cancellare il ritiro dei soldati posizionati nei d’intorni a Washington DC per intervenire in caso di necessità.

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USA: Continua ondata di proteste dopo uccisione di Floyd

Continua l'ondata di proteste iniziate in seguito all'uccisione dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis la scorsa settimana. Arrivano i segnali sull’aumento della reazione degli amministratori nei confonti dei manifestanti.

 Il capo del Pentagono Mark Esper ha deciso di cancellare il ritiro dei soldati posizionati nei d’intorni a Washington DC per intervenire in caso di necessità.

 Le autorita’ del Pentagono che hanno parlato all’Agenzia di stampa AP, hanno affermato che i 600 soldati impegnati a Washington, sarebbero ritornati alle loro basi. Pero successivamente il segretario dell'esercito Ryan McCarthy ha annunciato la cancellazione del ritiro.

La portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany ha ribadito che Trump, "se necessario, userà l'Insurrection Act”, la legge che consente di impiegare l’esercito contro le rivolte interne.

Derek Chauvin, il poliziotto che ha causato la morte di George Floyd tenendogli il ginochhio premuto sul collo,  e’ accusato per l’omicidio volontario non premeditato. Il procuratore di Minneapolis Keith Ellison ha riqualificato le accuse contro Derek Chauvin per la morte di George Floyd. La prima udienza di Chauvin sara’ il 8 giugno. Inoltre il procuratore ha ordinato l'arresto degli altri tre poliziotti coinvolti. Per loro l'accusa è di complicità in omicidio volontario.

Dopo l’uccisione di George Floyd sono iniziate le proteste in tutti gli Stati Uniti. Non solo a Minneapolis, dove Floyd è stato ucciso da un poliziotto nonostante le sue implorazioni e l’ormai noto a tutto ‘Can’t breathe’, mentre veniva soffocato con il ginocchio dall’agente di polizia poi arrestato.



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