Agricoltori italiani continuano a protestare contro le politiche agricole dell’Unione Europea

A Salonicco, in Grecia, gli agricoltori hanno protestato con i loro trattori per chiedere sostegno al governo.

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Agricoltori italiani continuano a protestare contro le politiche agricole dell’Unione Europea
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Gli agricoltori italiani continuano a protestare contro le politiche agricole dell’Unione Europea, si preparano a spostare le loro proteste nella capitale Roma.

Continuano le proteste degli agricoltori italiani, che reagiscono alle politiche agricole, in particolare al programma “Green Deal” dell'Ue, e all'aumento dei prezzi nel settore, con piccole e grandi manifestazioni dal nord al sud del Paese.

Secondo quanto riportato dalla stampa italiana, gli agricoltori che si sono recati nella località di Orte, a 1 ora dalla capitale Roma, con i loro trattori hanno cercato di bloccare le strade con balle di fieno, ma le forze di sicurezza non lo hanno permesso.

Oltre a Orte, gli agricoltori hanno protestato con i loro trattori anche a Melegnano, vicino a Milano, Caserta, Udine, Viterbo e Santa Maria Capua Vetere, vicino a Napoli.

Alcuni agricoltori hanno dichiarato che la prossima settimana si recheranno nella capitale dal nord e dal sud per mostrare la loro reazione.

A Salonicco, in Grecia, gli agricoltori hanno protestato con i loro trattori per chiedere sostegno al governo.

Gli agricoltori si sono riuniti con i loro trattori davanti all'area fieristica "Agrotica" tenutasi presso il Centro fieristico internazionale di Salonicco, affermando di voler stabilire un dialogo con il governo e chiedendo che i prezzi dell'elettricità, del gasolio e degli altri fattori produttivi utilizzati nella produzione siano ridotti .

Il deputato turco del partito della Nuova Sinistra, Özgür Ferhat, che ha sostenuto i manifestanti nell'azione, alla quale hanno partecipato anche apicoltori, allevatori e pescatori, ha affermato che ci sono molti problemi nel settore agricolo in Grecia e che gli agricoltori non riescono più a far fronte a difficoltà economiche.

Ferhat ha osservato che i contadini della minoranza turca musulmana nella Tracia occidentale si trovano in una situazione "più difficile".

Sottolineando che la Tracia occidentale dovrebbe svilupparsi economicamente, Ferhat ha detto che, sebbene i prodotti della regione siano di alta qualità, non riescono a trovare posto sui mercati.



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