Agenda - La lotta al terrorismo della Turchia in Siria

Vi riportiamo l’analisi in merito di Can Acun, il ricercatore della politica estera /SETA.

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Agenda - La lotta al terrorismo della Turchia in Siria

Mentre la lotta al terrorismo della Turchia continua ininterrottamente, le Forze armate turche e i servizi segreti turchi cercano di eliminare l’organizzazione terroristica attraverso le operazioni contemporanee. Negli ultimi giorni il vertice dell’organizzazione terroristica e’ stato colpito gravamente in Siria. Mentre il PYD/YPG continua ad esistere in Siria sotto la protezione degli Stati Uniti, la Turchia ha iniziato a prendere di mira l’organizzazione terroristica in maniera piu’ efficace.

Dopo che l’organizzazione terroristica PKK e’ stata fondata dal leader terrorista Abdullah Ocalan a meta’ degli anni 70’,  si e’ messo in contatto con il suo ramo siriano e ha iniziato a crescere organizzandosi anche in Siria. Durante il  regime di  Hafez al-Assad i membri dell’organizzazione sono stati addestrati nei campi in Libano per utilizzarli contro la Turchia. Dopo l’intervento militare della Turchia l’organizzazione terroristica ha duvuto fare un passo indietro e Ocalan e altri membri dell’organizzaizone sono stati espulsi dal paese.

Ma dopo l’inizio della guerra siriana, il regime siriano ha collaborato con il ramo siriano dell’Organizzazione terroristica PKK/YPG per utilizzarla contro la Turchia e gli oppositori e ha lasciato alcune zone alle mani dell’organizzazione terroristica.

L’organizzazione terroristica collaborando con il regime siriano, ha istruito un dominio su tante zone a nord della Siria e successivamente ha aumentato il suo potere collaborando con l’Amministrazione americana contro DAESH.

Soprattutto a partire dalla meta’ del 2014, grazie al sostegno dell’Amministrazione americana l’organizzazione terroristica PKK/YPG ha preso il controllo di diverse aree a nord est della Siria e ha stabilito il controllo insieme ai soldati statunitensi nelle ricche regioni arabe per raggiungere le risorse energetiche a Raqqa e Deir ez-zor.

Infatti il suo obiettivo era quello di avanzare in un modo che unisse Afrin e le regioni a est della Siria e alla fine stabilire un piccolo stato autonomo che scendesse a est Mediterraneo e connettersi al mare. Tuttavia subito dopo il tentativo di colpo di stato del 15 luglio, la Turchia e ‘ riuscita a eliminare questi piani con le operazioni militari “Scudo dell’Eufrate” e “Ramo d’olive”. Successivamente le forze turche hanno distrutto il piano di creare uno “stato del PKK”, elimando gli elementi terroristici a est del Tel Abyad e Rasulayn , a est dell’Euftare attraverso l’operazione “Fonte di pace”. In questo periodo la Turchia, rimuovendo i soldati statunitensi dalla regione, le forze russe e del regime di Assad si stabilirono in alcune regioni a est dell’Eufrate.

Nonostante tutti questi sviluppi, l’organizzazione terroristica PYD/YPG, sopravvive a Tel Rıfat e Menbic a ovest dell’Eufrate, a Ayn el Arap e Amlikiye a est dell’Eufrate , a Raqqa e Deyr ez Zor.

La Turchia invece facendo pressione sulla Russia e sull’America, cerca di ridurre l’efficacia dell’organizzazione terroristica e sta elimando i presunti leader dell’organizzazione terroristica  atraverso le operazioni sostenute dai droni armti (SIHA) conndotte dai servizi segreti turchi.

La Turchia sta cercando di proteggere e dirigere i curdi e gli arabi che devono vivere sotto il dominio del terrore.

La Turchia  e’ riuscita a minimalizzare le attivita’ terroristiche dell’organizzazione terroristica all’interno dei territori turchi  pero,  l’organizzazione terroristica continua a trovare uno spazio per sopravvivere in Siria grazie al sostegno dell’amministrazione americana.

La turchia, pur essendo consapevole di questa realtà, continua a colpire effettivamente gli obiettivi terroristici dimostrando in ogni occasione che il campo siriano non e’ un’area sicura per l’organizzazione terroristica.

 

 

 



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